
Quanta fatica vivere certe volte, anzi spesso! Che lotte e che delusioni e quante sconfitte e bocconi amari e dolori. Ma soprattutto perché intenzioni e obiettivi restano sempre al di là di quel che si riesce a fare? Perché i sogni restano nel cassetto e anche se provi a tirarli fuori rimangono sulla scrivania al massimo? Perché io desidero una cosa e la vita mi presenta tutt’altro? Per esempio è da quando è cominciata questa storia della pandemia che è quasi tutto fermo, non si può fare niente o quasi. Mica sono un titano, mica sono Ercole che con la sua forza spostava le colonne. Io non posso cambiare la situazione. Al massimo ora penso a sopravvivere e chi vivrà, vedrà.
Sono questi i pensieri quotidiani di tanti, anche in tempi non eccezionali come quelli che stiamo vivendo. È come se trascinassimo un peso che ci rende molto difficoltosi i movimenti o addirittura ci blocca. Una palla al piede che ci affatica, ci stanca, ci esaurisce. E ne diamo la responsabilità al governo, agli altri, al mondo com’è fatto. ecc. Poi guardiamo i ricchi e le persone di successo e pensiamo che sono imbroglioni, ladri, puttane e puttanieri. Quel mondo non ci appartiene, noi siamo quelli onesti. Intanto si arriva alla vecchiaia e si muore. E amen.
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